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Open Source

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Foto di Tommy Wong (licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic)

Gli straordinari sviluppi delle tecnologie di comunicazione avvenuti negli ultimi decenni (la digitalizzazione e la rete) hanno creato un enorme potenziale di diffusione della conoscenza, e di conseguenza una grande opportunità per il superamento del divario scientifico/tecnologico tra le varie aree del mondo, che è uno dei temi principali degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030.

Tuttavia questo potenziale non è sfruttato completamente. Parallelamente ai mezzi di diffusione dell'informazione, infatti, si è sviluppata una struttura normativa globale (brevetti e copyright) a tutela della cosiddetta "proprietà intellettuale", che limita sensibilmente l'accesso alla conoscenza ed il suo uso.

Da tempo il mondo della cultura ha cominciato a dubitare che l'approccio basato sulla difesa della "proprietà intellettuale" sia davvero il modo più efficace di favorire innovazione e cultura. Il maggiore contributo a questa riflessione critica è venuto dall’esperienza di successo del software cosiddetto "open source": programmi a codice sorgente in chiaro, che possono essere legalmente copiati, modificati e ceduti. Lo sviluppo del software "Open Source" o "libero" avviene con modalità che favoriscono la collaborazione e la creatività e che risultano, generalmente, in prodotti sicuri, efficienti, flessibili e a basso costo. Con questo modello si sono creati alcuni tra gli strumenti oggi più diffusi, tra cui Android, Firefox, Wikipedia e (in senso lato) lo stesso protocollo di comunicazione su Internet, il TCP/IP.

È possibile estendere il modello Open Source ad altri campi, come le tecnologie "dure" e i prodotti dell'ingegno in generale? Questo è l'oggetto di numerose iniziative, come quelle per l'Open Source Hardware o per i Free Cultural Works, che si sono sviluppate nel mondo negli ultimi anni. Nell'ambito universitario, questa tematica investe diversi campi: dall'uso di strumenti liberi per la didattica (Open Education) e per la ricerca (Open Science), all'accesso aperto alle pubblicazioni (Open Access) e ai dati (Open Data), all'Open Innovation, oltre che, naturalmente, all'impegno per un crescente uso di software Open Source nelle proprie strutture.

Su questi temi, all'interno del nostro ateneo, operano da anni diversi soggetti, che riconoscendo una sostanziale unità dei loro intenti hanno costituito il gruppo "OpenUniFI", con lo scopo di confrontare e coordinare le varie iniziative.

 

 


 

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Ultimo aggiornamento

10.05.2021

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