Ecco il testo dell'appello diffuso da CGIL-unifi (si può aderire su https://chng.it/bkdQ9m4hyw):
Il personale e l'intera comunità dell'Università di Firenze chiede alla Magnifica Rettrice Prof.ssa Alessandra Petrucci di riportare in alto bandiere del nostro Ateneo fiorentino almeno nel giorno dei funerali di Silvio Berlusconi.
Sebbene la morte obblighi al doveroso rispetto umano che si deve alla persona, diverso è l'ossequio istituzionale ed il lutto nazionale in quanto atto non dovuto.
Nel centenario della nascita di Don Milani bisogna ricordare che l’obbedienza non è più una virtù quando le regole sono ingiuste.
E' infatti paradossale che ad un cittadino condannato in via definitiva per una maxi frode fiscale da 368 milioni venga concesso il lustro del lutto nazionale. Solo in Italia è possibile un simile paradosso: onori per chi ha ferito lo Stato derubando la collettività.
Facciamo inoltre nostre le parole del Magnifico Rettore dell'Università per Stranieri di Siena, prof. Tomaso Montanari invitandola quindi a replicare il suo gesto di disobbedienza civile anche qui a Firenze.
[qui di seguito la lettera aperta di Tomaso Montanari]
13 giugno 2023:
"Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi.
"Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile.
"Per queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano.
"Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università."
Col più cordiale saluto,
il Rettore Tomaso Montanari,
Professore ordinario di Storia dell’arte moderna
Rettore dell’Università per Stranieri di Siena